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Diario (blog)

convegno restauro a genova

Cari amici relatori, speaker, clac, provocatori,
vi allego programma inviti del Politecnico al Salone di Genova.
Lunedì 8 nel pomeriggio al Pad. B faremo una chiacchierata sulle nostre amate barche d’epoca, come piace fare a me, tra amici, appassionati, comandanti. Come fossimo in banchina. Tutti potranno proiettare foto e immagini se lo vogliono.
Avendo ospiti alcune barche Sangermani e relativa mostra (a mia modesta cura) e il 12 Metri La Spina di Baglietto, conto su un breve intervento di Cesare Sangermani e Stefano Faggioni. Mi auguro anche che il c.te Carlo Tettamanzi ci racconti l’epopea del refitting (questa volta è il caso di usare tale parolaccia) del suo Picchiotti presidenziale.
Sarei felice di avere anche un paio di ragazze tra tanti rudi marinai: Lucia Pozzo skipper oceanica e comandante di barche d’epoca e Marina –nomen omen- che ci parlasse della banchina “suprclassica” di Le Grazie.
Mi piacerebbe parlare anche dell’amatissima Radiosa Aurora per lanciare un appello a salvarla, col contributo del caro Massimo Musio-Sale. Vorrei dar voce anche all’esperienza dell’amico Giuseppe Marino entusiasta armatore del plurivittorioso Sangermani Bufeo Blanco, reduce dall’ARC: come diavolo ha fatto a farlo camminare così?
Andrea Rossi, già armatore del Giles Madifra cant. Gino d’Este 1965, racconterà del recupero di Gometra, un Mylne del 1925.
Avremo in carne ed ossa –anzi ossatura e fasciame- anche un barchino esplosivo della gloriosa XMAS, trasformato in motoscafo da diporto nel dopoguerra a Sarnico nel racconto del suo restauratore straniero: occasione per invitare qualche pacifista-figlio dei fiori…
A Dio piacendo, durante tutto il Salone, meteo e avarie permettendo, sfoggeremo una rappresentanza di 6 barche classiche più o meno splendenti o acciaccate (Paraggina CNC, due o tre Sangermani, uno Sciarrelli di Carlini per par condicio e La Spina di Baglietto) ed una piccola mostra sull’evoluzione del design degli onusti Cantieri Sangermani.
Parlando di miracoli ancora potenziali – forse non siamo abbastanza pii: il 12 Metri Stazza Internazionale Emilia di Costaguta, una signora del 1930 da St Tropez per la grande sfida rimandata negli ultimi 80 anni con La Spina.
Chiamatemi per ogni dettaglio; per spiegazioni logistiche “rompete” agli amici del Politecnico in calce all’invito.
Marinarescamente vostro
Edoardo Napodano
NAUTECH
Direttore

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