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Diario (blog)

LIVADIA yacht imperiale russo

“Qualcuno ricorda il Livadia, panfilo dello zar Alessandro II? Una sorta di gigantesca nave circolare, ideata dal viceammiraglio Popov sulla base delle piattaforme per artiglieria, 72×47 metri; un tripudio tecnologico e di abitabilità per gli anni 70 dell’Ottocento, ma con una sfortunata tendenza al rollio con mare agitato, che lo escluse dalle crociere imperiali? Era sepolto in un angolo della nostra memoria, quando abbiamo visto il progetto del Wally Why: ovvero giù la maschera.
Posto che gli yacht non sono più tali da lustri; posto che non navigano, non servono a navigare, non sono in grado di navigare; che sono la rappresentazione navigante della Casa dei loro, vogliamo usare questo termine, proprietari; che tali proprietari hanno quasi sempre gusti dubbi, in gara coi loro arredatori più o meno famosi e incensati; posto che la definizione dispregiativa “ferri da stiro” che usavamo 40 anni fa, sarebbe un complimento per ciò che vediamo galleggiare oggi; ebbene posto tutto questo, l’ultimo progetto Wally ha almeno il coraggio di essere quello che la committenza desidera. Senza finzioni. Una grossa casa galleggiante con la carena di chiatte posacavi oceaniche dalle ottime prestazioni ogni-tempo: ma con enormi superfici vetrate, balconate e perfino alberi… nel senso di vegetali.
Ricordate Monsieur Largo alias Adolfo Celi, il cattivo di Thunderball e il suo yacht Disco Volante? Mai nome sarebbe più azzeccato.” da un mio editoriale autunno 2009

http://en.wikipedia.org/wiki/Russian_yacht_Livadia_(1880)

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